Spirito:
Stimola la consapevolezza spirituale e facilita la presa di coscienza della realtà dell’anima. Rafforza il senso di giustizia, la capacità critica e conferisce onestà e rettitudine. Come pietra meditativa, si rivela utile perché esalta la capacità introspettiva, rivelando al soggetto la sua saggezza interiore.
Psiche:
Il suo impiego si rivela utile nei momenti di tristezza, soprattutto quando sono determinati da danni o da perdite subite, consentendone il superamento. Facilita l’emersione nella coscienza delle immagini oniriche. Se la si mette sotto il cuscino, rende più vividi e chiari i sogni. Dopo qualche giorno il sonno diverrà profondo, tranquillo ed effettivamente ristoratore. In stato di veglia, l’ametista favorisce l’ispirazione e l’intuizione.
Mente:
Promuove la consapevolezza e la sobrietà. Aiuta il soggetto ad affrontare in modo coerente e cosciente tutte le situazioni in cui si trova. Favorisce la concentrazione e l’efficienza dei processi di pensiero, contribuendo al superamento dei meccanismi incontrollati e delle manie.
Livello fisico:
L’ametista agisce attenuando i dolori e le tensioni, soprattutto quelle collegate ad emicranie, a ferite e a gonfiori (questi ultimi diminuiscono rapidamente) . Risolve i disturbi degli organi di origine ectodermica; è utile, perciò, nelle malattie riguardanti il sistema nervoso, i polmoni, le vie respiratorie e la pelle. Nell’intestino, regola la flora batterica ed il riassorbimento dei liquidi.
da “L’arte di curare con le pietre” di Michael Gienger